sabato, 18 Maggio 2024
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Cronotachigrafo smart di seconda generazione sui nuovi camion

Il 21 agosto scorso è entrato in vigore un importante obbligo previsto per l’autotrasporto internazionale dal Primo Pacchetto Mobilità.

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Da una settimana, è obbligatoria l’installazione su tutti i veicoli industriali immatricolati nell’Unione Europea del cronotachigrafo “intelligente” (o smart) di seconda generazione, i dispositivi sono dotati di nuove funzioni che dovrebbero contrastare meglio la manipolazione dell’apparecchio e la violazione delle regole sul cabotaggio stradale.

Una delle principali innovazioni è la possibilità di controllare in remoto – ossia mentre il camion è in viaggio – diciannove parametri del cronotachigrafo. In questo modo l’operatore di Polizia può verificare tramite un tablet o un personal computer il regolare funzionamento dell’apparecchio. Ciò serve per selezionare gli automezzi che potrebbero avere manomissioni al cronotachigrafo o violazioni ai tempi di guida e di riposo.

Un’altra importante innovazione è la registrazione automatica del passaggio di frontiera, operazione che ora deve essere svolta manualmente dall’autista nel primo punto dopo la frontiera dove può fermarsi in sicurezza (col rischio di contestazioni e sanzioni). Questa funzione serve per controllare la regolarità di eventuali trasporti di cabotaggio e viene svolta ricevendo i dati dal sistema satellitare europeo Galileo.

Il cronotachigrafo smart di seconda generazione fornirà ai gestori delle flotte le informazioni sugli ultimi 56 giorni di guida, ossia il doppio della generazione precedente. Altre novità riguardano i meccanismi contro le manomissioni, la possibilità di aggiornare il software e l’interfaccia di dialogo Bluetooth con i sistemi digitali ITS (prima facoltativa).

Le associazioni dei costruttori di veicoli industriali e dell’autotrasporto di alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno chiesto nelle settimane precedenti un rinvio del termine del 21 agosto, perché non ci sarebbero abbastanza cronotachigrafi nuovi per i camion da immatricolare, ma la Commissione Europea non ha ritenuto necessario farlo. Si stima che in Italia potranno mancare settemila apparecchi, causando un ritardo nelle immatricolazioni. Rispondendo a una richiesta del Ministero dei Trasporti, la Direzione DG-Move della Commissione ha raccomandato agli Stati un “regime temporaneo di tolleranza” nei controlli. Ma ciò dipenderà da singoli Stati e non si sa neppure quanto potrà durare questa eventuale “tolleranza”.

La prossima importante scadenza per il cronotachigrafo digitale sarà il 21 agosto del 2025, quando l’adozione del cronotachigrafo smart di seconda generazione diventerà obbligatoria su tutti i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate che svolgono autotrasporto internazionale, anche quelli immatricolati prima del 21 agosto 2023. Il suggerimento è provvedere con anticipo a questa sostituzione, per evitare ritardi nell’installazione, con la conseguente necessità di non poter usare i camion oltrefrontiera.

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