sabato, 18 Maggio 2024
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Aicai: no al contributo dell’ART per il settore della logistica

Paradossale l’esistenza di molteplici oneri a contributo di entità con il compito di regolare un mercato competitivo. Gli “oneri impropri” danneggiano la competitività delle imprese e l’economia del paese.

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AICAI, Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali che comprende DHL, FedEx, UPS, ritiene necessario procedere verso una completa esenzione dall’obbligo contributivo dell’ART di tutto il settore della logistica, inclusi i corrieri aerei.

Come noto, il contributo è stato oggetto negli ultimi anni di un ampio contenzioso degli operatori del trasporto merci e della logistica: l’articolo 20 del D.L. 104/2023 attualmente in esame di conversione in Senato, pone fine al dibattito riconoscendo la legittimità della richiesta delle imprese dell’autotrasporto, e tuttavia escludendo da tale esenzione molteplici operatori e funzioni legate all’autotrasporto e allo stesso modo negativamente impattate dal contributo.

Come sottolinea il Presidente Marco Carenini “Le imprese Associate AICAI che svolgono servizi di corriere espresso, giocano un ruolo fondamentale nella catena logistica e del valore per le piccole e medie e grandi imprese italiane, garantendo spedizioni di plichi e pacchi nei tempi più rapidi in tutto il mondo, con un contributo decisivo per l’export del nostro Paese (oltre un quarto dell’export extra-UE a valore secondo dati Agenzia delle Dogane). Le imprese di corriere espresso, proprio per la complessità delle operazioni svolte, sono già soggette alla vigilanza da parte di diverse autorità ed enti. La contribuzione ad ART comporta un notevole aggravamento dei costi che AICAI ritiene del tutto ingiustificato, non trovando riscontro in un’effettiva attività di regolamentazione. Abbiamo quindi proposto un emendamento dell’articolo 20 perché la formulazione sia modificata in modo da ricomprendere tutte le modalità di trasporto merci, i servizi di logistica, compresi di corriere espresso, operando anche per essi la soppressione del connesso obbligo contributivo dell’ART. Bisogna inoltre prendere atto del fatto che i contributi richiesti ai corrieri espressi dallo Stato (i cosiddetti “Oneri Impropri”), i più gravosi in Europa,” continua Marco Carenini “sono un freno allo sviluppo delle imprese italiane. Ridurre costi e complessità degli operatori del trasporto va nella direzione di un incremento della competitività e dell’economia del paese sostenuta dall’export”.

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