Anfia, a giugno 2025 segno negativo per tutti i comparti

Marini: "Necessaria una riforma delle politiche pubbliche vigenti e una tempestiva attuazione al fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante annunciato dal Ministro dei Trasporti lo scorso aprile".

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©Renato Franceschin

Nel sesto mese del 2025, tutti i comparti del settore trasporti registrano una flessione: gli autocarri e gli autobus calano a doppia cifra, mentre i veicoli trainati invertono la tendenza positiva di maggio. A giugno le immatricolazioni di autocarri con ptt superiore a 3.500 kg segnano un -26,1% rispetto allo stesso mese 2024, con 2.546 nuove unità, mentre gli autobus crollano del 44,4% (393 unità). Nei primi sei mesi dell’anno gli autocarri perdono il 13,3% (14.538 unità), gli autobus il 24,5% (2.624 unità), mentre i veicoli trainati crescono del 7,9% (7.732 unità).

Secondo ANFIA, il settore soffre il blocco degli investimenti per il rinnovo del parco circolante, aggravato dall’esaurimento dei fondi PNRR e dalla mancanza di programmazione a lungo termine. Viene rinnovato l’appello al Governo per attivare con urgenza il fondo pluriennale annunciato, con risorse adeguate per incentivare l’acquisto di veicoli di ultima generazione e alimentazioni alternative come biometano ed HVO. “La flessione nelle immatricolazioni registrata a giugno rappresenta l’ulteriore conferma di un trend fortemente negativo negli investimenti delle aziende di autotrasporto per il rinnovo delle flotte, con crescenti ripercussioni in termini ambientali e di sicurezza” commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci.

Sul fronte autobus, si segnala una flessione generalizzata in tutte le aree geografiche e in quasi tutti i segmenti, con l’unica eccezione degli autobus turistici (+26,3% nel semestre). Cala anche la quota di mercato degli autocarri alimentati a gas (1,5%), mentre sale quella di elettrici e ibridi (2,6% sugli autocarri e 23,2% sugli autobus). “Continua la caduta verticale del comparto autobus in Italia. Esaurita la spinta propulsiva generata dal PNRR, si fa sentire anche la mancanza di chiarezza nelle politiche economiche per il comparto nei prossimi anni. Alle numerose voci che già da tempo lamentano una strutturale carenza di fondi, aggiungiamo anche la nostra” commenta Paolo Marini, Presidente della Sezione Autobus di ANFIA.

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