venerdì, 4 Ottobre 2024
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Congestion Fee: il punto di vista di Fai Liguria

Si tratta di una maggiorazione fra i 120 e i 180 euro su ogni trasporto di contenitori da e per il porto di Genova

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Claudio Sensi, vice presidente di Fai Liguria, torna a parlare del problema del traffico nel Porto di Genova e in particolare della richiesta di un supplemento per i tempi di attesa nell’autotrasporto in aggiunta ai corrispettivi liberamente pattuiti dalle parti.

“Ho predisposto la tabella che segue per spiegare un concetto semplice: come sono caratterizzati i costi fissi ed i costi variabili nell’autotrasporto e cosa succede quando i momenti di “fermo” diventano più elevati di quelli di “guida”… e come tutto questo impatta sulla sicurezza stradale” spiega Sensi. “Oggi si fa ancora l’errore di parametrare – nel settore marittimo e del trasporto container – le tariffe ai km percorsi, senza capire che il vero problema degli autotrasportatori non è quello di sostenere i costi variabili (rapportati ai km) ma di coprire i costi fissi (rapportati al tempo di ammortamento dei propri asset).
In pratica le soste comportano una minore produttività soprattutto per le aziende di autotrasporto che sono impegnate ogni giorno presso i porti di Genova; allo stato attuale queste aziende non riescono a coprire né i costi fissi quando c’è poco lavoro ed i camion restano fermi né i costi totali quando i periodi di fermo superano quelli di guida. Per evitare dunque un deficit “fatale” le aziende stanno sottoponendo i conducenti a ritmi estenuanti che comportano il recupero dei km “persi” dopo le tante ore passate ad attendere sui camion. Le soste generano uno stress per i conducenti e maggiori rischi per la comunità stradale.  Addebitare un supplemento per i tempi di attesa straordinari a Genova è dunque necessario per permettere alle imprese di autotrasporto di poter raggiungere il proprio break even senza sottoporre il personale viaggiante ad uno stress sovraumano. Tuttavia – conclude Sensi – è giusto che questa addizionale sia negoziata poiché non per tutte le aziende il peso è lo stesso. Un caso è infatti, quello di chi è impegnato a Genova ogni giorno, un altro è quello di chi a Genova viene sporadicamente. Altra considerazione: nessuno dei soggetti chiamati in causa in questi giorni è responsabile del supplemento che si sta “chiedendo” per la categoria, ma è importante affrontare insieme la problematica al fine di continuare ad erogare in modo sicuro e sostenibile servizi di vitale importanza per il nostro Paese”.

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